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"Ancora oggi – dichiara il Presidente Nazionale UICI Mario Barbuto – il Braille è l'unico strumento di apprendimento diretto e autonomo". Nicola Stilla, Presidente del Club Italiano del Braille: "Potenziare la formazione del corpo docente". Tra le iniziative un progetto per intitolare una strada a Louis Braille in ogni città capoluogo e i mattoncini Lego in Braille.

La leghista Erika Stefani presiederà il ministero per le Disabilità. Un ruolo senza portafoglio ma che dovrà essere trasversale e intervenire sui programmi e sulle norme di tutti gli altri dicasteri, vista la natura del tema che tratta, che investe tutti i momenti della vita civile delle persone. Ecco tutti i nodi da affrontare.

«Il Braille è tuttora condizione essenziale, per le persone non vedenti, di una piena autonomia e di un’efficace integrazione nel tessuto sociale, scolastico, lavorativo e culturale»: è questo un concetto costantemente sottolineato dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), impegnata anche quest’anno per la Giornata Nazionale del Braille del 21 febbraio. Oltre a segnalare il principale evento promosso a livello nazionale, spazio alle testimonianze provenienti dall’UICI di Torino e da quella di Cremona, ricordando anche due importanti incontri voluti dall’UICI di Napoli.

Salute, scuola, lavoro, lotta alla segregazione e in generale una sostanziale riforma dell’attuale sistema di welfare: sono i temi su cui le Federazioni FISH e FAND intendono da subito «rilanciare il confronto con il nuovo Governo, per le future politiche sulla disabilità e gli aspetti organizzativi e funzionali necessari alla loro realizzazione, garantendo la massima collaborazione nei luoghi deputati, a condizione che non ci si trovi di fronte ad interventi parziali e segmentati, che riducano la disabilità stessa a una condizione settoriale».

Mario Barbuto: “Il ritorno del Ministero delle Disabilità va considerato come un auspicio importante della volontà del nuovo Governo di proseguire in modo anche più efficace le politiche di sostegno, valorizzazione e inclusione dei cittadini più svantaggiati”.

L’artista e performer marchigiano chiude al Museo Tattile il ciclo decennale di interventi dedicati alla Strage di Ustica con un’opera permanente in braille, accompagnata da 36 contributi sonori.

Non vedente dalla nascita, Daniele Cassioli nasce a Roma, quartiere Garbatella, nel giorno di ferragosto del 1986. All’età di 9 anni scopre lo sci nautico: «Mi è piaciuto subito. Oltre a divertirmi mi sono reso conto che in acqua la mia disabilità scompare. Provo un grande senso di libertà e nel mare gli unici ostacoli che posso incontrare sono quelle a cui mi sottopone la natura e non una macchina parcheggiata sul marciapiede o una barriera architettonica di una città».

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