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In arrivo in Italia entro il 2024 nuovi trattamenti contro la maculopatia secca e umida. Il punto sulle terapie dal Congresso Floretina ICOOR e i consigli del Dottor Tommaso Nuzzo, oculista e Dirigente medico presso l'ospedale San Paolo di Milano.

SuperAbile INAIL del 13/01/2024

MONZA. L’unione fa la forza e dove lo Stato taglia, la volontà degli amministratori interviene. Questo quanto emerso durante la visita alla Biblioteca Italiana per i ciechi Regina Margherita a Monza dell’assessore regionale Elena Lucchini e del sindaco Paolo Pilotto avvenuta nella mattinata di mercoledì 10 gennaio. Durante la visita - guidata dal presidente Pietro Piscitelli e dal vice Nicola Stilla - è emerso il problema dei tagli del Governo anche all’ente fiore all’occhiello internazionale per la formazione e la cultura delle persone cieche e ipovedenti. Quest’anno è previsto un taglio di 200mila euro alla prestigiosa istituzione monzese.

Per il 2025 è prevista una fase di sperimentazione, con l’applicazione a campione della nuova valutazione finalizzata anche all’aggiornamento delle definizioni, dei criteri e delle modalità di accertamento.

Negli ultimi anni la ricerca tecnologica ha iniziato a lavorare al compito di trasformare il campo dell’oftalmologia, mostrando le sue soluzioni più innovative per combattere molte condizioni oculari diverse. Le nuove tecnologie hanno permesso un trattamento più rapido delle condizioni meno gravi, e miglioramenti per le malattie che cambiano la vita.

L'Unione Ciechi lancia un appello: non riesce a trovare giovani disponibili a svolgere il servizio civile con loro.

Principale complicanza oculare del diabete mellito e primaria causa di cecità e disabilità visiva nelle persone in età lavorativa, la retinopatia diabetica colpisce una persona con diabete su tre, con un’incidenza che ha segnato una crescita del +25% negli ultimi 10 anni. In Italia però solo l’11% delle persone con diabete fa prevenzione ed esegue un esame annuale del fondo oculare, anche se gran parte della perdita visiva è prevenibile attraverso semplici controlli periodici.

Laura Cattabianchi, 39 anni, di Pescantina, ma parigina d’adozione, laureata al Dams nell’indirizzo di cinema, oggi autrice di libri tattili e reduce dal Salone dei libri e della stampa per l’infanzia di Parigi dove ha presentato il suo «Dans les bois» (Nei boschi), il libro di carta da «leggere» con le mani e pensato per tutti i bambini, anche ciechi o ipovedenti.

Sono oltre 3 milioni gli italiani che si dichiarano orientati a inserire un lascito nelle ultime volontà: 900 mila connazionali dichiarano di aver già predisposto un testamento solidale e altri 1,9 milioni sono intenzionati a prendere certamente in considerazione l’ipotesi di farlo. In Italia fare un lascito testamentario al non profit fino a qualche anno fa sembrava essere un tabù. Ma le cose sono cambiate. A dirlo e l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (UICI), che ricorda come il valore delle eredità in beneficenza sfiorerà i 130 miliardi di euro nel 2030.

Superando del 24/11/2023

La miopia è un difetto della vista che provoca la visione sfocata degli oggetti lontani, mentre la visione da vicino è nitida o, comunque, buona. È causata dalla messa a fuoco dei raggi luminosi provenienti da oggetti distanti non sulla retina, come avviene nell’occhio normale, ma davanti ad essa, rendendo confusa la visione da lontano. La miopia, che appartiene al gruppo delle ametropie (anomalie della rifrazione dell’occhio), insieme ad astigmatismo e ipermetropia, è il difetto visivo più comune: nel mondo occidentale colpisce circa il 30% della popolazione, mentre in Asia supera l’80%.

“Grazie: è importante il lavoro che voi da anni fate. Il lavoro della biblioteca, della cultura, dell’istruzione ma soprattutto del valore di quella carta che oggi rischia di essere messa da parte dal digitale”. Queste le parole di commiato del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che lunedì 6 novembre ha visitato la Biblioteca Italiana per i ciechi “Regina Margherita” a Monza.

Una recente ricerca svolta presso l'Università di Göteborg in Svezia ha fatto emergere la natura subdola del glaucoma: in un gruppo di 560 persone ultrasettantenni il 5% aveva la malattia, ma la metà non ne era a conoscenza.

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