random_image2.jpg


Vanity Fair del 27/03/2023

All'ospedale Molinette è stato ricostruito un occhio vedente da due occhi non vedenti, con un autotrapianto di cornea allargato a sclera e congiuntiva. Un intervento eccezionale, ma ripetibile.

TORINO. Un intervento che è una prima mondiale quello realizzato all'ospedale Molinette di Torino, che segna anche una vera e propria rinascita: perché tornare a vedere è in qualche modo tornare a vivere. Un autotrapianto di cornea allargato a sclera e congiuntiva ha reso possibile ricostruire un occhio vedente e quindi restituire la vista ad una persona che l'aveva persa del tutto. L' intervento, di portata storica, è stato eseguito dal professor Michele Reibaldi, Direttore della Clinica Oculistica universitaria Molinette e dal professor Vincenzo Sarnicola, tra i maggiori esperti al mondo di chirurgia corneale.

In sintesi, hanno spiegato Reibaldi e Sarnicola, «un terzo dell'occhio sinistro è stato autotrapiantato nell'occhio destro, che quindi è stato ricostruito ed è tornato a vedere». «La vera novità consiste - ha precisato Sarnicola - nell'aver allargato il trapianto corneale all'intera superficie oculare, e ai tessuti congiuntivo-sclerali: questi giocano un ruolo fondamentale nel permettere il successo del trapianto in condizioni particolari, come nel caso del nostro paziente - che per problemi retinici aveva irrimediabilmente perso la funzionalità dell'occhio sinistro, mentre l'occhio destro aveva mantenuto una potenzialità di recupero che però si era rivelata vana con trapianti tradizionali. Allo stesso tempo, l'occhio sinistro è stato ricostruito, con tessuti da donatore, solo a scopo estetico».

Molto felice il paziente, un signore ultraottantenne della provincia di Torino, non vedente dall'occhio sinistro da trent'anni a causa di una cecità retinica irreversibile, e che negli ultimi dieci anni aveva perso anche la funzione visiva dell'occhio destro per una patologia cronica rara: «Quando ho ripreso a vedere - ha dichiarato - mi sono emozionato, e non mi sembrava vero». Dopo due settimane ha gia riacquistato non solo la capacità visiva, ma anche l'autonomia nei movimenti. «Siamo molto emozionati e ci aspettiamo un successo duraturo nell'occhio destro, perché ricostruito con tessuti propri del paziente e quindi potenzialmente al riparo dai problemi di rigetto che hanno afflitto i precedenti trapianti», concludono Reibaldi e Sarnicola. L'intervento, nonostante la sua eccezionalità, non rimarrà un caso unico: potrà infatti essere replicabile in altri casi nelle stesse condizioni del primo paziente operato.

di Francesca Martinengo

Sede

Via Mozart, 16
20122 Milano
Tel. 02 76011893
uiclomb@uici.it
Codice fiscale: 97006460154
Codice IBAN: IT60R0306909526100000007104