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L'emergenza Covid fa male anche agli occhi. Se la sindrome dell'occhio secco (Ded) è in costante aumento - dopo i 50 anni ne soffre tra il 20 e il 30% della popolazione, con un'incidenza quasi doppia nelle donne - la necessità di usare la mascherina ha peggiorato la situazione, tanto che è stata coniata una nuova espressione 'Mask-associated dry eye’ (Made). Soprattutto se indossata male, infatti, provoca un flusso di aria che risale a pressione dalla bocca verso l'occhio, aumentando la secchezza della superficie oculare.

La sindrome di Usher è una rara malattia ereditaria che colpisce udito, vista ed equilibrio. Causa una perdita dell’udito da lieve a grave, che in alcuni casi può essere combinata con un deficit di equilibrio, e una perdita della vista che peggiora nel tempo, portando alla cecità. Attualmente non sono disponibili terapie. Sono in corso diversi studi che includono la terapia genica, l’editing genomico e gli oligonucleotidi antisenso.

Nel 2020 una persona su due arrivate al Centro Diagnostico della Lega del Filo d'Oro aveva una malattia rara: dieci anni fa erano il 31%.

Studiava ingegneria e musica, una ragazza come tante. Un giorno, però, un virus subdolo, senza nome, le ha danneggiato il nervo ottico e da quel momento, la vita di Anna Barbaro, giovane reggina, è totalmente cambiata. Adesso lavora ma ha soprattutto un sogno: le Paralimpiadi di Tokyo 2021.

«Confidiamo che il nuovo Ministero delle Disabilità possa garantire il necessario coordinamento dell’attività legislativa e una gestione coordinata di tutti gli interventi, magari predisponendo un vero e proprio “Piano Pluriennale d’Azione” dotato di un cronoprogramma per la realizzazione, in ogni àmbito del vivere, degli obiettivi prefissati»: lo ha dichiarato Nazaro Pagano, presidente della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), nel corso dell’incontro tra una delegazione della Federazione stessa e la Ministra delle Disabilità Stefani.

Sono passati esattamente cento anni da quel 24 febbraio del 1921, quando a Firenze si riunirono le Istituzioni per Ciechi già esistenti sul territorio italiano per superare insieme le difficoltà di produzione di materiali didattici speciali per l’istruzione dei non vedenti. I rappresentanti degli Istituti, tra i quali anche l'Istituto dei Ciechi milanese, decisero in quella sede di dare vita a una Federazione con l’obiettivo di elaborare un processo educativo condiviso ritagliato sulle specifiche esigenze della minorazione visiva.

L’ultimo incidente causato a una persona non vedente dalla sosta “selvaggia” dei monopattini è accaduto a Roma, dove un insegnante in pensione è caduto rovinosamente, provocandosi danni fisici guaribili in una ventina di giorni. Mentre il Presidente Nazionale dell’UICI ha incontrato qualche giorno fa il Prefetto di Roma, chiedendo di porre fine a queste situazioni, l’UICI di Roma decide di «difendere in ogni situazione di “parcheggio irregolare” il monopattino elettrico», ma di essere sempre più intransigente verso gli utilizzatori incivili e sempre più pressante con le Istituzioni.

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